Istruzione degli Adulti

Come previsto dal D.P.R. 263/12, dal 1° settembre 2015, l’istituto è inserito in una nuova Istituzione Scolastica denominata CPIA 5 che ha sede amministrativa in via Pontano 43. Tale Istituzione è organizzata in Rete di Servizi e ha come scopo quello di offrire supporto alla formazione continua e permanente degli adulti, per tutto l’arco della vita.

Nell’istituto sono incardinati i corsi di secondo livello dell’istruzione degli adulti (ex corsi serali). I riferimenti normativi che regolano tale percorso sono il DPR263/2012, la Direttiva 226/2012 e la Direttiva 69/2012.

I percorsi di secondo livello di istruzione tecnica sono articolati in tre periodi didattici e si riferiscono al profilo educativo, culturale e professionale dello studente degli istituti tecnici come definiti dai Regolamenti adottati dal DPR n. 88 del 15 marzo 2010 (Regolamento sul riordino degli Istituti tecnici).

Secondo livello

Ha un orario complessivo obbligatorio pari al 70% di quello previsto dai corrispondenti  ordinamenti dei corsi diurni, con riferimento all’area di istruzione generale e alle singole aree di indirizzo. Finalizzato al conseguimento del diploma di istruzione tecnica.

Indirizzi:

Chimica e materiali (articolazione Chimica e materiali e Biotecnologie)

Informatica e telecomunicazioni (articolazione Informatica)

Primo periodo didattico Acquisizione della certificazione necessaria, per l’ammissione al secondo biennio dei percorsi dell’istituto tecnico.
Secondo periodo didattico Acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione all’ultimo dei percorsi dell’istitutotecnico.
Terzo periodo didattico Acquisizione del Diploma di

Istruzione tecnica relativo ai profili degli indirizzi  presenti.

Il principio che accompagna l’offerta formativa è quello di proporre nuove opportunità ad adulti occupati, disoccupati, inoccupati, e di offrire opportunità finalizzate ad agevolare l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro, nel circuito dell’istruzione e della formazione, fornendo le basi per l'eventuale prosecuzione degli studi in ambito universitario. Tale principio non trascura, inoltre, tutti quegli adulti che rientrano in ciò che la Comunità Europea considera obsolescenza delle competenze, conseguenza di un estremo e rapido sviluppo tecnologico e di un’accelerazione del processo di globalizzazione che ha, di fatto, modificato profondamente la nostra società e il mondo del lavoro. Tali cambiamenti impongono di sottoporre a un aggiornamento continuo e permanente le proprie competenze e i propri stili di vita: si pensi al condizionamento che la nostra società e le nostre esistenze hanno subito a causa dell’introduzione delle tecnologie legate a smartphone, tablet, app, social network e internet.

Il nostro Istituto raccoglie quindi la sfida imposta dalla realtà e dalla società, a cui cerca di rispondere mettendo a disposizione modalità di insegnamento adeguate ai bisogni della società e del mondo del lavoro, caratterizzate da aspetti innovativi che tengano conto della realtà che si modifica, senza abbandonare le solide basi della tradizione didattica che ha caratterizzato nei decenni la riconosciuta efficacia della nostra azione.

Gli aspetti innovativi proposti sono:

  • Una didattica laboratoriale in cui lo studente sia sempre più partecipe nella costruzione del proprio sapere e delle proprie competenze, e ne diventi soggetto attivo, partecipe della realizzazione delle attività proposte in classe. Il fare finalizzato al sapere, insomma, e non viceversa.
  • Il superamento del concetto tradizionale di classe, sostituito da quello di gruppo di livello. Non più un luogo in cui proporre argomenti comuni, ma un luogo in cui l’obiettivo è quello di attuare forme di didattica personalizzata, che tengano conto dei bisogni e delle caratteristiche dei singoli individui.
  • Il superamento del concetto di “Programma ministeriale”. L'obiettivo non sarà quello della trattazione sequenziale, più o meno completa, di argomenti, che non tiene conto dei singoli individui ed è spesso avulsa da qualunque contesto reale. Non solo il completamento di un percorso, ma il raggiungimento di obiettivi concreti e di maturazione, di competenze spendibili in contesti reali: vita quotidiana, mondo del lavoro, prosecuzione degli studi in percorsi universitari.
  • La presenza di tutor che avranno come scopo quello di guidare lo studente nel proprio percorso formativo, cercando di definire gli interventi adeguati a orientarlo e guidarlo.
  • La formazione a distanza: questo ulteriore aspetto innovativo ha l’obiettivo di fornire percorsi formativi a distanza che consentano all’adulto di ridurre la propria presenza fisica a scuola, per una propria formazione nei luoghi e nei tempi più consoni.
  • La riduzione del 30% del monte ore complessivo settimanale, per un totale di 23 ore, ulteriormente decurtate dell’eventuale 10% previsto per l’orientamento e dell’eventuale 20% previsto per la formazione a distanza.
  • Il riconoscimento di crediti finalizzato all’abbreviazione del percorso scolastico o quanto meno all’alleggerimento del carico di lavoro per il conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore. Tale riduzione del tempo-scuola è possibile grazie alle nuove forme di didattica proposte, che valorizzano le competenze e le abilità già presenti nell’adulto attraverso le sfide e le prove che la vita gli ha riservato.
  • La programmazione per UDA. Le UDA rappresentano uno dei momenti in cui esprimere le proprie competenze e le proprie abilità attraverso la realizzazione di prodotti. Queste potranno essere orientate alla singola disciplina oppure a più discipline. Lo scopo è quello di utilizzare le proprie conoscenze in contesti reali, mettendo in risalto le competenze. Nel contesto delle UDA sarà possibile valutare le conoscenze, le competenze e il processo di apprendimento che lo studente mette in atto per raggiungerne gli obiettivi.

Per tali motivi, la qualità dell’offerta consentirà di creare nuove competenze, potenziare quelle esistenti, conseguire un titolo di studio pari a quello previsto dai corsi diurni, tenendo conto dei bisogni personali dell’adulto ma sfruttando al meglio tutto il bagaglio di esperienze che egli ha maturato nella propria esperienza di vita.

Il D.P.R. 263/12 conferma molti degli elementi già previsti dall’ormai ex Progetto Sirio e ne aggiunge di nuovi. 

La fase di accoglienza e orientamento (per non più del 10% del monte ore complessivo). Questa fase prevede l’affiancamento del tutor, che guiderà lo studente nell’individuazione dei saperi, delle conoscenze e delle competenze utili per la successiva certificazione. In questa fase verrà effettuata una prima indagine e stilato un profilo preliminare dello studente, che ne riporterà i bisogni formativi e gli stili di apprendimento e ne consentirà l’inserimento in un opportuno gruppo di livello tale da consentire allo studente di approfondire gli argomenti disciplinari in base al proprio profilo e al proprio stile di apprendimento.

L’accertamento e il riconoscimento degli apprendimenti, come definiti e declinati dal DPR 13/13 (a. formali; b. non formali; c. informali), avverrà in base alla richiesta di riconoscimento da parte dello studente e alla documentazione prodotta dallo stesso. Sulla base della documentazione presentata, un’apposita commissione potrà proporre il riconoscimento totale o parziale del credito e l’eventuale integrazione attraverso uno specifico percorso formativo; in ogni caso, in presenza di richiesta di accertamento di apprendimenti non formali e informali, la commissione predisporrà delle “prove autentiche” da sottoporre allo studente. L’accertamento della presenza di apprendimenti, utili al percorso scolastico scelto dallo studente, porterà ad offrirgli Piani di Studi Personalizzati in cui verranno indicate le UDA o le parti di UDA che lo studente dovrà frequentare e il livello di inserimento. I Piani di Studio verranno proposti in base alle sue attitudini, capacità, competenze e ai suoi bisogni formativi e potranno comportare anche la possibile abbreviazione del percorso scolastico.

In questo contesto, cambiano anche gli ambiti e i criteri di valutazione, che terranno conto non solo delle conoscenze ma anche dei processi di apprendimento: capacità organizzative, capacità di collaborazione in gruppi di lavoro, rispetto delle consegne e dei tempi di consegna, applicazione delle conoscenze acquisite. Anche lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro, soprattutto nella sua dimensione metodologica, può rappresentare, ove percorribile, un momento importante nel processo di formazione dell’adulto. Tutte queste innovazioni salvaguardano comunque l’opportunità di proseguire i propri studi in ambiti universitari.